Inflazione alle stelle.
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- 4 giorni fa
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Per le famiglie polesane un salasso da quasi 400 euro l’anno.
L’inflazione non è più un concetto astratto da economisti: oggi è una realtà concreta che pesa sulle tasche di tutti. E nel Polesine, la situazione non fa eccezione. Secondo i dati più recenti, ogni famiglia della provincia si troverà a spendere in media 386 euro in più all’anno a causa dell’aumento generalizzato dei prezzi.
Un importo che potrebbe sembrare contenuto a prima vista, ma che diventa ben più pesante se lo si rapporta al costo della vita reale. Si tratta di una spesa extra di oltre 30 euro al mese, che va ad aggiungersi a bollette salate, carrelli della spesa sempre più leggeri e pieno di benzina che svuota il portafoglio prima ancora del serbatoio.
Dove mordono di più i rincari
I settori più colpiti? Sempre gli stessi: alimentari, energia e trasporti. In altre parole, ciò che serve per vivere ogni giorno. Pane, pasta, verdura, latte — prodotti che fino a ieri erano dati per scontati — oggi diventano beni da centellinare. E se a tutto questo aggiungiamo il caro-bollette e i costi del carburante, il quadro è chiaro: anche chi ha uno stile di vita sobrio si ritrova con meno margine e più preoccupazioni.
Il peso sul bilancio familiare
Per molte famiglie polesane il bilancio mensile era già tirato. Ora, con l’aumento dei prezzi, si è costretti a fare scelte drastiche: rinunciare a qualche uscita, tagliare sul tempo libero, rivedere le spese sanitarie o scolastiche. Il problema non è solo economico, ma anche psicologico: la sensazione di insicurezza e incertezza sul futuro si fa sentire, soprattutto tra chi vive di stipendi fissi o pensioni.
Un problema che viene da lontano
A causare questo scenario c’è una combinazione micidiale: la spinta inflazionistica partita negli ultimi anni, gli strascichi delle crisi globali, i costi energetici alle stelle e un’economia locale che fatica a recuperare slancio. In mezzo a tutto questo, i cittadini si ritrovano soli, con stipendi che non crescono al passo dei prezzi e un potere d’acquisto che si assottiglia mese dopo mese.
E ora?
Cosa si può fare? Poco, se si guarda al singolo. La parola chiave, per molti, è “resistere”: cercare offerte, risparmiare dove possibile, evitare sprechi. Ma non può bastare. Servono interventi strutturali, politiche pubbliche efficaci, sostegni mirati a chi è più colpito. Perché l’inflazione, quando non è governata, non colpisce tutti allo stesso modo: pesa di più proprio su chi ha meno strumenti per difendersi.

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