Arrestato per aver violato i domiciliari.

Un episodio dai contorni violenti e drammatici, lite finisce nel sangue.

Un episodio dai contorni violenti e drammatici ha scosso Rovigo nei giorni scorsi. Protagonista un cittadino romeno di 24 anni, già sottoposto agli arresti domiciliari per una condanna pesante – 8 anni e 28 giorni – legata a diversi reati. Nonostante le restrizioni imposte dalla misura, il giovane si è reso protagonista di una nuova vicenda che lo ha portato dritto in carcere.

Tutto è cominciato il 5 luglio, quando il 24enne ha avuto un violento confronto con un uomo albanese. Alla base della lite, stando alle informazioni diffuse dalla Questura, ci sarebbero vecchi rancori familiari e tensioni personali, legati a una relazione passata tra il romeno e la nipote dell’albanese.

Durante lo scontro, l’uomo albanese è rimasto ferito con un’arma da taglio. Non è chiaro se l’accoltellamento sia stato intenzionale o il frutto di un’escalation improvvisa, ma quel che è certo è che la situazione ha preso una piega molto seria.

Dopo l’episodio, il giovane romeno si è inferto delle ferite da solo, probabilmente nel tentativo di depistare o confondere le dinamiche. Ma invece di rientrare presso il domicilio come previsto dalla legge, ha deciso di recarsi in un bar, violando così in modo palese le condizioni della sua detenzione.

La risposta della giustizia non si è fatta attendere: il Magistrato di Sorveglianza ha immediatamente disposto la revoca dei domiciliari, ordinando il trasferimento del giovane in carcere.

Va ricordato che, nonostante la gravità degli eventi, l’indagato è da considerarsi innocente fino all’emissione di una sentenza definitiva.

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