Contenzioso a Badia Polesine chiuso con 35.000 € dopo oltre 10 anni.
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Svolta definitiva tra il Comune di Badia Polesine e l’ex dipendente Andrea Patergnani.
Svolta definitiva nel lungo braccio di ferro legale tra il Comune di Badia Polesine e l’ex dipendente Andrea Patergnani: si chiude con un accordo stragiudiziale, sancito da un verbale di conciliazione, che prevede un pagamento di 35.000 € da parte dell’amministrazione locale .
I numeri – dal conflitto alla risoluzione
Richiesta iniziale: Patergnani pretendeva ben 159.000 €, tra presunte spettanze arretrate e danni correlati.
Accordo finale: il Comune opta per una cifra decisamente inferiore, ma in cambio ottiene la chiusura definitiva della controversia.
Dieci anni di contenzioso
La disputa andava avanti da almeno un decennio: tra carte, udienze e ricorsi, l’iter legale si era trascinato tra aule giudiziarie e trattative. Ora, con questa conciliazione, si mette un punto fermo.
Perché solo 35.000 €?
Optando per un accordo minore rispetto alla richiesta originaria, il Comune evita ulteriori costi legali, rischi di sentenze sfavorevoli e tempi incerti. In sostanza, ha scelto certezza e rapidità rispetto a una battaglia prolungata.
Cosa significa per i cittadini
Per l’amministrazione: chiudere la vicenda a costi limitati rappresenta un risparmio, in confronto ai 159.000 € ventilati.
Per Patergnani: anche se riceverà meno di quanto sperava, evita ulteriori incertezze legali, ritardi e spese.
In sintesi
Il Comune di Badia Polesine e l’ex dipendente Andrea Patergnani mettono fine a un contenzioso ultradecennale.
Patergnani chiedeva 159.000 €, ma l’accordo si è fermato a 35.000 €.
L’intesa rappresenta una scelta strategica: chiudere con un costo contenuto e mettere fine all’incertezza legale.

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