La rete solidale che prova a rispondere.
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- 10 giu
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 11 giu
Oltre mille famiglie faticano a mettere il cibo in tavola.
Nel cuore del Polesine, oltre mille famiglie vivono una quotidianità segnata dalla difficoltà di acquistare anche i beni essenziali, come il cibo. Una realtà silenziosa, ma tangibile, che colpisce duramente chi si trova in condizioni economiche precarie. A dare un aiuto concreto è l’Emporio della Solidarietà, una struttura che rappresenta molto più di un semplice punto di distribuzione alimentare: è un vero presidio di supporto sociale.
L’emporio offre beni di prima necessità a centinaia di nuclei familiari, ma non si limita a questo. Il suo obiettivo è più ampio: accompagnare le persone in un percorso di autonomia, favorendo l’inclusione e il recupero della dignità personale. È un luogo dove si riceve, ma anche dove si costruiscono legami, si ascolta e si cerca di ricominciare.
A fianco di questa iniziativa, si muove anche la ricerca: in collaborazione con l’Università Iuav di Venezia, è stato avviato un progetto per analizzare in profondità il fenomeno della povertà alimentare nel territorio polesano. L’intento è quello di comprendere le cause, le dinamiche e le risposte più efficaci da mettere in campo. Una fotografia aggiornata e scientifica della situazione che possa orientare politiche locali più mirate e interventi strutturali.
Il Polesine, dunque, si trova di fronte a una sfida importante: quella di non lasciare nessuno indietro. E la solidarietà, se accompagnata dalla conoscenza e dall’azione coordinata, può diventare la leva per costruire una comunità più giusta e coesa.

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