Cimice asiatica.
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- 11 giu
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Torna l’incubo nei campi veneti, Coldiretti lancia l’allarme.
L’incubo della cimice asiatica è tornato a farsi vivo tra i filari e gli orti del Veneto, gettando nuova preoccupazione tra i produttori agricoli della regione. A lanciare l’allarme è Coldiretti Veneto, che chiede un intervento concreto e tempestivo per evitare che questa minaccia si trasformi nell’ennesima batosta per il settore ortofrutticolo.
Secondo l’associazione, è urgente mettere in campo strumenti efficaci per contenere la diffusione dell’insetto, che già in passato ha causato danni devastanti a frutta e ortaggi. Tra le misure proposte spicca l’installazione di speciali dispositivi di cattura – dei veri e propri “totem” – progettati per la lotta massale alla cimice. Un’arma in più nel tentativo di difendere i raccolti, da affiancare alle strategie di monitoraggio e prevenzione già esistenti.
L’operazione, che vede coinvolti il Servizio Fitosanitario Regionale e l’Università di Padova, richiederebbe un investimento di circa 300mila euro. Obiettivo: essere pronti e operativi entro il 2025, per non farsi trovare ancora una volta impreparati e subire nuove, pesanti perdite.
In sintesi, la battaglia è aperta. Ma serve un fronte comune, fatto di innovazione, competenza e risorse. Altrimenti, a farne le spese – ancora una volta – saranno i frutti del nostro lavoro nei campi.

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